L’ORDINE mi cancella dall’Albo?… in mancanza di retribuzione
0Settembre 20, 2018 by redazione
Lettera aperta all’Ordine dei Giornalisti, Consiglio Regionale della Toscana
Ricevo con immenso rammarico la decisione del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti che prevede la cancellazione del mio nome sugli elenchi dei pubblicisti. Causa non una violazione etico professionale ma l’aver svolto attività giornalistica senza tuttavia percepire alcuna retribuzione.
Mi permetto di esporre brevemente di cosa tratta la mia attività giornalistica: il mio specifico indirizzo è rivolto all’antimafia e all’antiterrorismo con grandi soddisfazioni personali e riconoscimenti importanti. Un lavoro rischioso che mi mette costantemente di fronte a situazioni che minacciano la mia integrità fisica. Nonostante questo e il fatto di non essere retribuito (perché in pochi vogliono condurre continue analisi e inchieste su tale argomento) ho voluto portare avanti comunque questo importante progetto per senso del dovere e amore per il mio paese. Non essendo, come fate notare, retribuito capirete che le mie non sono parole retoriche. Essere isolati in questo contesto sta nelle regole del gioco e non è mio carattere entrare nel vittimismo ma potrete comprendere lo sgomento nell’apprendere di essere eventualmente abbandonato dal mio stesso Ordine. Il messaggio che viene trasmesso ha forti implicazioni. Ripeto, ci fossero stati mancati pagamenti, violazioni etico-professionali potrei anche comprenderlo.
La mia speranza è in un cambiamento di quegli articoli obsoleti, l’Ordine tratta tanto di aggiornamento e flessibilità… vedremo nel concreto. Per il momento un giornalista scomodo dovrà farsi chiamare in un altro modo. Vedo comunque in tutto questo la mia nuova opportunità di lavoro, visto che il settore in cui opero mi permette un ampio raggio d’azione da indipendente e con strutture specializzate.
Pier Paolo Santi
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